La storia

Il Museo Civico “Antonino Olmo”
e la Gipsoteca “Davide Calandra”

La nascita del Museo Civico di Savigliano è connessa con il lascito testamentario della violinista Teresa Milanollo, morta a Parigi nel 1904, che donò alla città natale una copiosa quantità di testimonianze della carriera artistica propria e della sorella Maria. L’apertura del Museo ebbe luogo il 1 Giugno 1913.

Fino al secondo dopoguerra, l’impegno dei responsabili del Museo fu rivolto ad incrementare le collezioni tramite il collezionismo locale e la ricerca di manufatti e cimeli legati alla storia della città. Nel 1949 il Sindaco Giovanni Marino nominò il professor Antonino Olmo direttore onorario del Museo, incarico che egli ricoprì sino alla sua morte, avvenuta nel 1988. Fu lui ad impegnarsi attivamente per trovare una sede idonea al Museo individuando alla fine l’antico Convento Francescano della città. Al termine di ingenti lavori di recupero dell’edificio, l’inaugurazione del nuovo Museo avvenne il 31 maggio 1970.

Nel 1972 Elena Cravero Calandra donò alla città di Savigliano gessi, riproduzioni, studi e bozzetti realizzati dal padre. Il lascito era vincolato alla sistemazione delle opere in una sede idonea alla fruizione da parte del pubblico. Fu così che l’ex chiesa del convento di San Francesco divenne la sede della Gipsoteca Davide Calandra, inaugurata solennemente il 21 giugno 1973.

Nel 1998, in occasione del decennale della sua scomparsa, il Museo Civico fu intitolato ad Antonino Olmo.

Nell’ambito di un ampio progetto di recupero del patrimonio storico cittadino avviato a partire dagli anni Novanta, grazie al generoso contributo di sostenitori privati, i momenti maggiormente significativi sono stati i restauri dell’ex Chiesa di San Francesco e gli attuali riallestimenti della Gipsoteca e del Museo.

Numerosi sono i lasciti da parte di privati che decidono di donare al Museo beni di vario genere che testimoniano il legame dell’istituzione con il territorio saviglianese.

La sede

L’ex Convento di San Francesco

Le origini dell’edificio risalgono alla seconda metà del XVII sec. quando i padri francescani acquisirono alcuni appezzamenti terrieri nelle vicinanze dell’Abbazia di San Pietro. Il 13 Luglio 1661 fu posta la prima pietra dell’edificio.

Nel 1802, al seguito della soppressione napoleonica degli ordini religiosi, il convento fu adibito a magazzino di foraggi militari e ad alloggio del sottoprefetto. Dopo la caduta di Napoleone, col ritorno di Vittorio Emanuele I, il cenobio tornò alla propria funzione originaria sino alla definitiva chiusura a seguito dell’emanazione delle leggi Siccardi.

Nel 1968 l’Amministrazione Comunale ne decise la destinazione a sede del Museo Civico.

Esposizioni temporanee

Le grandi mostre

A partire dagli anni Novanta, il Museo Civico ha ospitato significative mostre dedicate sia ad artisti internazionali che a quelli più strettamente locali. Così è stato per Antonio Ligabue (1995), Renato Guttuso (1997), Giacomo Manzù (2003). Per quanto riguarda gli autori legati al territorio saviglianese, ricordiamo le esposizioni dedicate a Giacomo Gandi (1997), Daniele Fissore (1998 e 2011), Beppe Morino (2006), collettiva “Savigliano vista dai pittori del Novecento” (2006), Luigia Ruffino di Gattiera (2011), Giugi Testa (2014), Maria Rosa Ravera Aira (2013 e 2019). Di ampio respiro anche le due mostre riservate al barocco:“Realismo caravaggesco e prodigio barocco” (1998) e “Una gloriosa sfida” (2004).

Museo ed eventi cittadini

Il Museo del Territorio

Il Museo ha da sempre collaborato con le maggiori manifestazioni cittadine proponendo eventi collaterali. Così avviene per “Quint’Essenza” (dal 1998), la “Festa del pane” e “Madama la piemonteisa” (dal 2008), la “Fiera della Meccanizzazione Agricola”, “Estate in città”, la “Festa della cultura Saviglianese”, “Marzo donna”, gli eventi natalizi e del carnevale.

Inoltre, oltre alle mostre di carattere più strettamente artistico, il Museo non ha dimenticato il proprio legame con il territorio proponendo esposizioni e iniziative che hanno trattato tematiche connesse al contesto saviglianese e provinciale.

La sede

L’ex Convento di San Francesco

Le origini dell’edificio risalgono alla seconda metà del XVII sec. quando i padri francescani acquisirono alcuni appezzamenti terrieri nelle vicinanze dell’Abbazia di San Pietro. Il 13 Luglio 1661 fu posta la prima pietra dell’edificio.

Nel 1802, al seguito della soppressione napoleonica degli ordini religiosi, il convento fu adibito a magazzino di foraggi militari e ad alloggio del sottoprefetto. Dopo la caduta di Napoleone, col ritorno di Vittorio Emanuele I, il cenobio tornò alla propria funzione originaria sino alla definitiva chiusura a seguito dell’emanazione delle leggi Siccardi.

Nel 1968 l’Amministrazione Comunale ne decise la destinazione a sede del Museo Civico.

Esposizioni temporanee

Le grandi mostre

A partire dagli anni Novanta, il Museo Civico ha ospitato significative mostre dedicate sia ad artisti internazionali che a quelli più strettamente locali. Così è stato per Antonio Ligabue (1995), Renato Guttuso (1997), Giacomo Manzù (2003). Per quanto riguarda gli autori legati al territorio saviglianese, ricordiamo le esposizioni dedicate a Giacomo Gandi (1997), Daniele Fissore (1998 e 2011), Beppe Morino (2006), collettiva “Savigliano vista dai pittori del Novecento” (2006), Luigia Ruffino di Gattiera (2011), Giugi Testa (2014), Maria Rosa Ravera Aira (2013 e 2019). Di ampio respiro anche le due mostre riservate al barocco:“Realismo caravaggesco e prodigio barocco” (1998) e “Una gloriosa sfida” (2004).

Museo ed eventi cittadini

Il Museo del Territorio

Il Museo ha da sempre collaborato con le maggiori manifestazioni cittadine proponendo eventi collaterali. Così avviene per “Quint’Essenza” (dal 1998), la “Festa del pane” e “Madama la piemonteisa” (dal 2008), la “Fiera della Meccanizzazione Agricola”, “Estate in città”, la “Festa della cultura Saviglianese”, “Marzo donna”, gli eventi natalizi e del carnevale.

Inoltre, oltre alle mostre di carattere più strettamente artistico, il Museo non ha dimenticato il proprio legame con il territorio proponendo esposizioni e iniziative che hanno trattato tematiche connesse al contesto saviglianese e provinciale.

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più di 0
opere esposte

Gipsoteca Davide Calandra

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